Insufficienza venosa degli arti inferiori: di cosa si tratta?
Quando si parla di insufficienza venosa si fa riferimento ad una condizione patologica dovuta al ritorno difficoltoso del sangue venoso al cuore. Nello specifico, l’insufficienza venosa degli arti inferiori si configura come un disturbo della circolazione che comporta un difficoltoso e rallentato ritorno del sangue attraverso le vene delle gambe, dai piedi verso il cuore.
Otto consigli al paziente affetto da insufficienza venosa agli arti inferiori e/o da varici
- Evitare la vita sedentaria, l’immobilità prolungata in stazione eretta e in posizione seduta. Giovano i sollevamenti dei talloni facendo leva sulla punta dei piedi (dieci esercizi due volte al giorno) o movimenti di flessione – estensione dei piedi con le gambe orizzontali.
- Quando possibile è utile mettersi con le gambe sollevate (10-15 minuti al giorno) e dormire con i piedi leggermente sollevati (10-20 cm).
- Evitare l’iperalimentazione, l’obesità, sibi piccanti, acolici e caffè. Abolire spezie, fumo, pillola anticoncezionale (se possibile). Integrare la dieta con verdure, agrumi e miritilli poicé contengono ostanze flebotoniche.
- Evitare bagni troppo caldi (sono preferibili le docce tiepide). Controindicata la sauna. D’estate sono utili spugnature fredde alle gambe e l’uso del gel crioflebotonico e della schiuma ad azione criogenica e flebontonica.
- Giova una moderata attività fisica: camminare (meglio se nell’acque del mare), nuoto e bicicletta sono molto efficaci. Utile risulta, in posizione supina, sollevare le gambe e pedalare ritmicamente nell’aria. Lo yoga, salvo alcune posizioni, migliora il ritorno venoso con la respirazione diaframmatica. Controindicati: tennis, pallavvolo, sci, salti in genere (per le brusche contrazioni muscolari) e pesistica (per l’aumento della pressione endoaddominale).
- Evitare il clima caldo umido, le prolungate esposizioni delle gambe al sole, le sabbaiture e le depilazioni con cerette calde. Evitare le permanenza vicino a fonti di calore (stufe, caloriferi, caminetti, bocchettoni dell’aria calda dell’auto sulla pedaliera).
- Evitare i pantaloni e le cinture troppe stretti, giarrettiere, busti, guaine. Evitare scarpe con tacco altro o senza tacco (ottimale l’altezza tacco di 5/5 cm). Inoltre in caso di piede piatto, cavo, alluce valgo si consiglia di consultare l’ortopedico.
- È bene ricordare che la gravidanza, al pari della pillola anticoncezionale, in linea massima peggiorano l’insufficienza venosa ma soprattutto il rischio di trombosi venosa.