Aterosclerosi: di cosa si tratta?
L’aterosclerosi, conosciuta anche con il nome di arteriosclerosi, è una condizione patologica caratterizzata da alterazioni della parete delle arterie, che perdono la propria elasticità a causa dell’accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie e materiale fibrotico.
Otto consigli per il paziente affetto da aterosclerosi
- L’ipertensione arteriosa è un importante fattore di rischio per la malattia ostruttiva dell’arteria carotidea. Un eccesso di pressione sulle pareti delle arterie può indebolire e renderle più vulnerabili ai danni.
- La nicotina può irritare il rivestimento interno delle arterie. Inoltre, aumenta la frequenza cardiaca e la pressione sanuigna.
- Alti livelli di colesterolo LDL e di trigleceridi nel sangue, favoriscono l’accumulo di placche ateromatose.
- Il diabete influenza la capacità di gestire il glucosio e di elaborare in modo efficiente i grassi, disponendo il paziente ad un maggior rischio di ipertensione e aterosclerosi.
- L’obesità contribuisce ad altri fattori di rischio, come: ipertensione, malattie cardiovascolari, e diabete con conseguente rischio di aterosclerosi.
- Se il paziente presenta una storia familiare di aterosclerosi o di malattia coronarica, presenta un rischio aumentato di sviluppare queste patologie
- L’inattività fisica e quindi la mancanza di regolare esercizio fisico, predispone ad una serie di condizioni tra cui ipertensione, diabete e obesità.
- Una carenza di vitamina K2 può favorire l’insorgenza della malattia cardiovascolare (aterosclerosi). Dopo i 50 anni, in particolare nalla donna in età post-menopausale, è documentata una carenza significativa di vitamina K2. La vitamina K2 impedisce al calcio in eccesso di depositarsi nelle pareti dei vasi arteriosi, favorendo il depositov di calcio a livello osseo e contrivuendo al mantenimento di una norale fisiologia ossea.